Raige e Zonta - Tora-ki

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  1. [Chuc]
     
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    Lei è l'ultimo baluardo di un era al tramonto,
    c'era quando il mondo era giovane e l'uomo era solo polvere attorno
    figlia di Gaia, nata dal soffio del vento
    che le dava forma all'ombra del cielo che respirava
    il sole sorse, la scorse
    e colpito dalla sua bellezza le diede fierezza e magiche forze
    zampe per correre, artigli per colpire
    e zanne fatte per mordere come per stringere appigli per uscire
    la notte, anche la luna la vide
    e decise di darle in dono sia il buono, che il male per uccidere
    l'intelligenza superiore per decidere
    ma anche un animo interiore oscuro e duro, con cui convivere
    fatto di scelte libere ma,
    a patto di vivere per sempre nel verde e in assoluta cecità
    lei accettò le responsabilità e prese la sua strada
    ma già sognava degli occhi di giada.

    Tora-Ki, tigre dagli occhi di giada
    Tora-Ki, unica regina di Okinawa
    Tora-Ki Tora, Tora-Ki Tora, Tora-Ki Tora, Tora-Ki
    Tora-Ki, tigre dagli occhi di giada
    Tora-Ki, unica regina di Okinawa
    Tora-Ki Tora, Tora-Ki Tora, Tora-Ki Tora, Tora-Ki

    Regina della corda del Pacifico
    con l'animo pacifico di chi diventa sorda quando il grido è del pericolo
    protettrice delle creature di madre terra
    eletta dalla stessa a quel ruolo sull'orlo della guerra
    il cielo che voleva il monopolio del suolo
    si tingeva d'olio e scagliava loro ogni fulmine o tuono
    in quel turbine d'odio, Tora aiutava i più deboli
    la sola risorsa di chi non poteva difendersi
    nell'ergersi, con la sua mole
    il suo ruggito era la liberazione di mille parole d'amore
    squarciava nubi colle zanne, sfatava il mito dei dubbi
    mandava in panne i colori più cupi
    salvò tutti meno uno, la cecità
    la costringeva alla percezione che non arrivava fino a la
    distrutta dal rimorso, contava il tempo e i suoi rintocchi
    e dentro bramava a più non posso quegli occhi.

    Rit.

    Il desiderio bruciante la rese vittima
    nel momento in cui si arrese a ciò che le pareva importante,
    gridò quella notte il suo dolore alla mezza falce
    con parole di miele dal sapore di sangue
    dimenticò, la promessa e la sua stessa natura
    ce la portò la paura e madre natura la pianse
    la mandarono in trance, quelle pupille
    il suo cervello era sveglio ma il corpo voleva mille battaglie
    si ritrovò, ad uccidere, chi prima proteggeva
    come poteva reprimere ciò, che non voleva,
    si narra che uccise derise e perseguitò,
    dilaniò, però lo fece mentre piangeva
    il Sole dall'alto la guardò, inviò i suoi raggi
    più forti degli altri e la pietrificò
    ciò che si verificò, fu la fine di Tora la pura
    che da quel giorno è statua di monito nella fortezza di Shura
    Ora che gli occhi di giada, guardano gli occhi di giada
    io lascio gli occhi di giada, per l'energia della tigre
    Ora senza gli occhi di giada, guardo chi ha gli occhi di giada
    e dentro quegli occhi di giada non c'è energia della tigre.

    Rit.

    Ora che gli occhi di giada, guardano gli occhi di giada
    io lascio gli occhi di giada, per l'energia della tigre
    Ora senza gli occhi di giada, guardo chi ha gli occhi di giada
    e dentro quegli occhi di giada non c'è energia della tigre
    Ora che gli occhi di giada, guardano gli occhi di giada
    io lascio gli occhi di giada, per l'energia della tigre
    Ora senza gli occhi di giada, guardo chi ha gli occhi di giada
    e dentro quegli occhi di giada non c'è energia della tigre.
     
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  2. -trick-
     
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    Bellissima! veramente bellissima
     
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1 replies since 12/1/2009, 12:43   36 views
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